Tra vecchie rime rinate
le righe riecheggiano versi.
Nulla di nuovo sotto il cielo.
Non conosco il prodigio
ma si ridesta ogni volta
dalle sue ceneri antiche
la mia araba fenice
e s’arricchiscono
al giro del tempo
i ghirigori del cuore
come i giardini si vestono d’edera
all’abbandono dei fiori.
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