Credevo che l’amore potesse proteggere
il nutrimento dell’anima e il fluire dei sentimenti,
quando si affacciano a riva, all’imbrunire quando
appare la luna.
I forti venti fanno della tua anima la mia voce
e il silenzio calma la mia arroganza,
oggi il mio pensiero sei tu, la sola carezza
che viaggia nel mio universo.
Ti dico che ti voglio bene, nel tuo spazio
mi adagio, a volte sprofondo poi mi elevo
come aquilone, mettendo le ali al mio cuore.
Nella penombra mi abbagli di luce universale,
sei quel fascino di onde che sulla riva muore,
e nel tuo incantesimo si perdono le mie solitudini.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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