In sogno
più nitide ritornano
le immagini sfocate del passato.
Belli e giovani
certi volti,
in un lontano "allora" tanto amati.
Ma il sogno non è vita.
Agli occhi impietosi del mattino
quei volti si mostrano invecchiati
segnati inesorabilmente
dal rullo pesante e impietoso del tempo
che tutto schiaccia e deforma nel presente,
anche le ombre fittizie del rimpianto.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
I commenti dei lettori alla poesia:
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«Quando si sa cosa si scrive. Un testo che apre in anastrofe per chiudere con il rullo del tempo che schiaccia perfino quelle ombre fittizie che, data la pesantezza dell’attualità, diventano leggere, quasi inconsistenti. Ottimi i suoni con accenni di allitterazioni ai versi 9 ed 11. Insomma una bellissima poesia.» Duilio Martino(24/02/2021)
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