Ecco istanti dei miei trascorsi
scivolo attorno
ai tuoi attimi blu
che blocchi
e riprendi
col turbinìo che passa
come rena del mare
sbriciolata
dall’andare del tempo
frastornata di Zefiro e Libeccio.
Mi piego
alle ragioni pure
di cuore e mente
e trafiggo quel viso
con lacrime di quarzo
e percezioni al neon
nel centro della notte
o all’abbrivo del giorno
che s’alza con clamore
tra fulgori di Venere
e lacrime di Luna
che saluta la strada.
Raccolgo il primo palpito
d’un talamo con te
mentre ci coglie il sole
smarriti gli occhi
nel mio sguardo
e nel tuo,
come un soffio di lucciole d’estate...
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
I commenti dei lettori alla poesia:
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«Una chiusa originale, e straordinariamente bella, in questo cantico poetico intenso, dedito a tratti d’amore, nello stile inconfondibile di questo abile poeta... Poesia apprezzata» Silvia De Angelis(18/10/2021)
«Molto bella e intensa. I pregevoli versi rapiscono e coinvolgono. Il mio plauso poeta!» Antonietta Angela Bianco(18/10/2021)
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