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Lei era contraria al matrimonio
sergio garbellini
| “Mia madre s’è sposata cinque volte
e sono stati gli anni più infelici!
Per questo non mi devi corteggiare,
restiamo solamente buoni amici!
Il matrimonio poi è fuori moda,
si dice ch’è la tomba dell’amore,
adesso si convive, finché dura
la magica passione in fondo al cuore
e poi ognuno va per la sua strada
in cerca d’una nuova relazione
per vivere l’ennesima avventura
sperando in una dolce conclusione.
In genere le coppie dopo mesi
di convivenza accusan la stanchezza
dei sensi e si dimostrano sfiniti,
in preda a un’indicibile freddezza!
Finché mi resti amico sto tranquilla,
mi tieni compagnia, mi porti al mare,
al cinema, allo stadio, in pizzeria
e pure in discoteca per ballare!
Ci rispettiamo come veri amici
e come vedi non ci manca niente! ”
Così gli disse Cinzia a Federico,
il quale le rispose: “E’ conveniente
per te avere un ligio cavaliere,
non pensi che io sono innamorato?
Per questo mi dimostro compiacente,
ma soffro non essendo ricambiato!
Restiamo amici senza alcun legame,
però se incontro l’anima gemella
che si dimostra dolce e ben disposta
non avrò tempo che per la mia bella!
Se vuoi andiamo a starcene da soli
per una libertina convivenza,
almeno ci possiamo divertire,
sarebbe una piacevole esperienza! ”
Ma Cinzia che già aveva intuito
che lui desiderava far l’amore
e mossa da un’ardente ritrosia,
rispose con la voce del suo cuore:
“Ma cosa stai dicendo, sei impazzito?
Così mi fai morir di crepacuore!
La giudico alla stregua d’un ricatto,
desideri soltanto far l’amore!
Lo sai che son contraria al matrimonio,
perché mia madre è stata già ingannata
da cinque traditori mascherati
da uomini per bene e abbandonata!
E tu vorresti far la stessa cosa
con me che sono donna di rispetto?
Ti giudico un perfetto gentiluomo,
perché mi tratti sempre con affetto,
però la convivenza non mi piace,
capisco il desiderio che ti affligge,
perché son donna e provo anch’io la brama
di viver la passione che trafigge!
Aspettavo che invece mi dicessi:
Amore mio io t’amo da morire!
Sarebbe stata un’ampia confessione,
possibile che tu non vuoi capire
che t’amo anch’io e soffro da morire?
Invece vuoi portarmi solo a letto,
la tua dichiarazione sul futuro
risulta morta! Manchi di rispetto!
Dimostra che mi vuoi per sempre tua!
Se tu mi ami come io ti amo,
la nostra vita è un paradiso in terra,
amore, ma perché non ci sposiamo?”
Si guardarono a lungo inebetiti,
lei stava ad aspettar la decisione,
lui l’abbracciò con impeto maschile
e la baciò con vivida passione! |
sergio garbellini | Poesia pubblicata il 07/07/22 | 305 letture | 
Nota dell'autore:
«La vita di una madre non deve condizionare la vita di una figlia come in questo caso, ognuno ha la sua vita e le sue esperienze prettamente personali con le quali arricchisce il suo bagaglio di esperienza, perciò mai e poi mai giudicare il passato degli altri, meglio pensare proprio in base agli errori degli altri a crearsi una vita basata su principi morali e amicizie concrete. L’amore poi è un fatto decisamente personale che dipende dal proprio carattere e da quello dello spasimante.»
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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